IL SOMMO POETA...BENIGNI
Il sommo poeta... Benigni
di Alessandra Testa
L’ultima volta che era venuto sotto le Due Torri aveva promesso la liberazione da Berlusconi. Era il 27 gennaio di quest’anno e, subito prima di presentare al pubblico bolognese il suo film La tigre e la neve, in visita in Comune sul libro degli ospiti aveva scritto: «27 gennaio 2006, periodo pre-liberazione. Fronte di sfondamento a Bologna per la liberazione nel 2006».
Firmato, in punta di penna stilografica: Generale Roberto Benigni. Ora che il Presidente del Consiglio è Romano Prodi, il Roberto nazionale può tranquillamente dedicarsi a qualcosa di decisamente più alto: la Divina Commedia.
Approda questa sera alle 21.30 al PalaMalaguti di Casalecchio di Reno lo show TuttoDante con cui il comico tre volte Premio Oscar declama e spiega il sommo poema di Alighieri. Per chi ancora non si fosse procurato i biglietti, dopo il sold out iniziale, l’organizzazione ha reso nota la disponibilità di ulteriori biglietti acquistabili nelle prevendite cittadine o direttamente al palasport dalle 15 in poi di oggi.
Dopo aver lasciato i suoi conterranei a spellarsi le mani dagli applausi per ben tredici serate andate in scena quest’estate in piazza Santa Croce a Firenze, l’attore sta portando lo spettacolo in giro per i palasport dello Stivale. Partito a novembre dal PalaCorvo di Catanzaro, il tour ha già raccolto oltre centomila persone.
D’altra parte già quattro anni fa, era il 23 dicembre del 2002, proprio Benigni aveva tenuto incollati al televisore più di dodici milioni di italiani davanti al suo L’ultimo del Paradiso, la lettura commentata del XXIII canto mandata in onda in prima serata da Rai Uno e diretta da Stefano Vicario sulle musiche di Nicola Piovani. Ed era in televisione, mica dal vivo.
Quella di stasera, invece, sarà una vera e propria Lectio Dantis, «un avvincente cammino nella poesia dantesca - si limita a dire l’irraggiungibile comico che preferisce affidare poche parole al suo ufficio stampa - come fosse il racconto di un’appassionata avventura, in un vorticoso alternarsi di lettura e riflessione sull’attualità, grande poesia e puro divertimento». E in fondo poco altro serve sapere.
Ci pare già di vederlo, il Benigni nei panni di Dante, già indossati in città, ma in Santo Stefano, da Vittorio Srmonti. Apparirà sul palco saltellando, magari abbraccerà qualcuno, quelli della prima fila, e poi dirà che in fondo la Divina Commedia è come la Bibbia e che la «Madonna mi ricorda la mi’ mamma», come già aveva rivelato al presidente della Cineteca Giuseppe Bertolucci lo scorso gennaio al cinema Medica Palace di via Montegrappa.
Al centro dello show ci sarà uno dei canti del poema, probabilmente il quinto dell’Inferno, quello dei lussuriosi che come tutti sanno - ha detto durante la tappa al PalaRossini di Ancona - è il più richiesto. E, conoscendo la sua imprevedibilità, siamo quasi sicuri che sul palco del PalaMalaguti non salirà solo Dante. Basterà attingere alle prime pagine della cronaca nazionale: vallettopoli, il Vaticano, il riconteggio delle schede nulle per il Senato e, ci scommettiamo, non mancherà nemmeno lui, il solito Berlusconi.
Prima dello show Benigni tornerà poi a Palazzo D’Accursio a salutare Sergio Cofferati, a cui nell’ultimo incontro aveva proposto di girare insieme un film intitolato, che burlone, Come si fa il sindaco.
Subito dopo o subito prima, probabilmente, si fermerà da Bertolucci, «l’uomo con cui ho iniziato a fare cinema prima con Cioni Mario di Gaspare fu Giulia e poi con Berlinguer ti voglio bene» e gli amici della Cineteca comunale a cui il cineasta ha già donato alcuni pezzi della casa di produzione, sua e della moglie Nicoletta Braschi, Melampo. Fra i materiali donati una copia, era la Giornata della Memoria, de La vita è bella.
Per assistere allo spettacolo, Atc mette a disposizione un servizio di navette che dalle 17 alle 20 collegherà la stazione centrale con il PalaMalaguti, partenze ogni 15 minuti al costo di 2,90 euro andata e ritorno.
Info biglietti: www.medials.com.
FONTE IL DOMANI DI BOLOGNA
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