mercoledì, giugno 03, 2009
lunedì, giugno 01, 2009
Roberto Benigni in TuttoDante a New York
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sabato, maggio 02, 2009
BENIGNI au journal en Suisse
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Frost over the World - Roberto Benigni - 3 Apr 09
In 1998 Roberto Benigni stole the show at the 71st Academy Awards when he clambered over chairs and climbed up onto the stage to collect his award. He is now in London performing a one-man show based on Dante's 'Divine Comedy'.
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lunedì, settembre 29, 2008
Nicola Zingaretti alla consegna honoris causa a Benigni
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venerdì, maggio 23, 2008
BENIGNI: SHOW PER LA LAUREA
La Touro University, primo ateneo ebraico in Italia, conferisce il titolo ad honorem in Arti della Comunicazione all'attore. Che gioisce a modo suo
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domenica, gennaio 06, 2008
UNBENIGNIDANOBEL - GRAZIE ROBERTO
Meraviglioso video fatto da le tre fans più accanite di Roberto, che ho avuto il piacere di conoscere proprio qui sul mio blog, che con passione e vero amore hanno seguito Benigni nel suo tour di TUTTODANTE, quindi un GRAZIE anche a loro e al loro grande lavoro di divulgazione culturale!
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domenica, gennaio 06, 2008
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sabato, settembre 22, 2007
BENIGNI CANDIDATO AL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA!
Nobel letteratura 2007, Benigni tra i possibili candidati
L’attore e regista sarebbe in gara per il suo impegno in favore della divulgazione della ‘Commedia’ di Dante. L’annuncio del vincitore probabilmente l’11 ottobre. Favoriti gli autori americani Philip Roth, Norman Mailer, Joyce Carol Oates e il peruviano Mario Vargas Llosa
Stoccolma, 21 set. - (Adnkronos) - I premi Nobel 2007 saranno annunciati tra l’8 e il 15 ottobre. Lo ha reso noto la Fondazione Nobel di Stoccolma. Ancora una volta, come è consuetudine, resta segreta la data dell’annuncio del premio per la letteratura, anche se tradizionalmente avviene durante il giovedì della settimana dei Nobel: quindi, in questo caso, il giorno più probabile è l’11 ottobre. Quanto ai candidati al riconoscimento letterario, il più chiacchierato tra i premi, sulla stampa svedese impazza già il toto-Nobel.
Per il 2007 si danno per favoriti gli autori americani, dal momento che il continente è ormai assente dalla lista dei premiati da oltre un decennio. Tra i nordamericani spiccano le candidature degli scrittori statunitensi Philip Roth, Norman Mailer e Joyce Carol Oates e della scrittrice canadese Margaret Atwood, mentre tra i sudamericani il superfavorito continua ad essere lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa. Sono ritenute alte anche le quotazioni di due scrittori israeliani, Amos Oz e David Grossman. Sembrano calate invece le possibilità del poeta sirio-libanese Adonis, dopo che il premio Nobel è stato consegnato nel 2006 allo scrittore turco Orhan Pamuk, ovvero ad un autore proveniente da un paese a maggioranza musulmana.
Ma l’Accademia Reale di Svezia è abituata a far sorprese e allora l’elenco dei candidati al Nobel letterario potrebbe includere dei veri e propri outsider: in questo caso si fanno i nomi dell’attore e regista Roberto Benigni per il suo impegno in favore della divulgazione della ‘Commedia’ di Dante Alighieri (tuttavia potrebbe nuocergli il precedente premio consegnato ad un italiano, Dario Fo, solo dieci anni fa) e il cantautore statunitense Bob Dylan, da almeno sei anni in gara per la conquista dell’ambito alloro internazionale su proposta di illustri letterati di prestigiose università nordamericane.
La stagione dei Nobel 2007 si aprirà con l’annuncio a Stoccolma dei premi per la medicina l’8 ottobre, seguito da quello del premio per la fisica il 9 e da quello per la chimica il 10 e dell’economia il 15. Il premio per la pace sara’ annunciato a Oslo il 12 ottobre. In questo caso si sa ufficialmente che sono 181 i candidati, tra i quali figurano Al Gore, Sheila Watt-Cloutier, una Inuit del Canada impegnata nella denuncia dei danni che stanno provocando i cambiamenti climatici sull’Artico, Mahathir Mohamad, ex premier della Malaysia, e il presidente boliviano Evo Morales. Ciascun premio Nobel è dotato di un assegno di 10 milioni di corone svedesi, pari a 1,06 milioni di euro.
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sabato, settembre 22, 2007
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sabato, luglio 28, 2007
BENIGNI A FIRENZE - LA PIETA' CRISTIANA
Gesù Cristo ha introdotto un comandamento nuovo, amatevi gli uni con gl'altri, con la pietà cristiana l'umanità è andata avanti di un milione di anni...
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giovedì, luglio 12, 2007
BENIGNI A STRA (VENEZIA) CON TUTTODANTE
Esilerante spettacolo di Roberto a Venezia, excursus della due giorni di crisi del governo Prodi, il comico sempre pronto a fotografare gli intrecci tra la politica italiana ed il gossip puro....
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mercoledì, luglio 11, 2007
BENIGNI A LECCE IN TUTTODANTE
Lettura del quinto canto dell'inferno....
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venerdì, giugno 22, 2007
DANTE ALLA MATURITA', BENIGNI SI IMMAGINA IL DODICESIMO CANTO DEL PARADISO..
Incalzato dalle domande di Mollica, Roberto rivela la grande attualità della commedia dantesca, nel dodicesimo canto del paradiso un certo san massimino prega per l'ascesa a presidente del PD ( abbreviazione di paradiso) di un certo Veltro....:-)
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lunedì, aprile 23, 2007
BENIGNI ALLA PRIMA DI ROMA DI TUTTODANTE
Preambolo dello spettacolo di Tuttodante che Roberto ha iniziato a Roma, esilerante descrizione dell'attuale situazione politica e culturale del nostro paese...
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venerdì, dicembre 22, 2006
ROBERTO BENIGNI A BOLOGNA
Ieri sera sono stato allo spettacolo di Benigni a Bologna, dal titolo TuttoDante. Il comico ha letto e interpretato il canto V, quello dei lussuriosi e dove si parla di Paolo e Francesca. Ha poi recitato tutto il canto, praticamente a memoria, in un momento di una intensità spaventosa.
Il tutto preceduto da più di mezz’ora di spettacolo comico sullla politica (Romano Prodi, Clemente Mastella, Berlusconi, e molti altri i suoi bersagli) e l’attualità e da una introduzione al medioevo, a Dante, al Dolce Stil Novo che ha lasciato intendere un amore ed una passione smisurati per questo poeta, amore che ha saputo regalare anche al pubblico.
Non posso certo pretendere di riuscire a trasmettere anche solo un flebile riflesso di quello che ci ha trasmesso lui, ma ci sono alcuni concetti che mi sono rimasti impressi. Ho dovuto accendere il cellulare per segnarmeli, tanta era la paura di dimenticarmeli.
Benigni sosteneva che La Commedia è stata scritta non tanto con in mente che Dio esiste, quanto piuttosto con la convinzione che Dio deve esistere. Diceva che va bene per chi crede e per chi non crede, perché parla prima di tutto di noi, dell’uomo, dei nostri istinti più bassi e della possibilità per ciascuno di elevarsi e nobilitare la proprio vita, perché insieme agli istinti più bassi, l’Inferno, portiamo dentro anche la nobiltà d’animo, il Paradiso. Benigni dice che lui la vita la vuole vivere fino in fondo, e la vuole vivere bene non tanto perché Dio esiste, ma piuttosto perché dovrà ben esserci qualcosa, se dentro di noi sentiamo tutte queste emozioni grandissime.
Mi ha colpito anche l’elogio a Gesù. Benigni ci ha ricordato che prima di lui il senso dell’amore come carità e pietà non esisteva. Non esisteva. Neppure Seneca era arrivato a condannare completamente gli spettacoli del Colosseo ed era normale picchiare gli schiavi, colpire la gente per strada che non si reggeva in piedi. Gesù ci dà un comandamento nuovo, che prima non esisteva, quello di amarsi. E in questo modo rivoluziona il mondo, sia che si creda alla sua natura divina, sia che non ci si creda.
Questo per dire che non tutte le emozioni ed i sentimenti, che pure ci portiamo dentro e siamo capiaci di provare, ci sono noti. Li portiamo dentro, ma se nessuno ce le indica non li vediamo. Così anche Dante e gli altri poeti della sua epoca ci hanno insegnato l’amore, hanno elevato le donne a livelli prima impensabili: la prima anima che parla nella Commedia è una donna, che fa un monologo lunghissimo ed era una cosa scandalosa; Dante, spaventato, si lascia convincere da Virgilio a iniziare il suo viaggio nell’Inferno grazie alla promessa di incontrare tre donne; per non parlare di tutto il resto che Dante ha scritto su Beatrice, riuscendo a descriverci la sua smisurata passione per lei, insegnandoci questo modo di amare che prima non esisteva.
Siamo quello che siamo, pensiamo quello che pensiamo, grazie alle persone che ci hanno preceduto e donato parte di loro al mondo.
TRATTO DA il blog di settolo
http://www.settolo.it
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giovedì, dicembre 14, 2006
BENIGNI: QUI IL CANTO DEI LUSSURIOSI LO METTO IN PRATICA
Nella tappa bolognese di 'Tuttodante', il comico toscano si presenta
come un piccolo diavolo e dispensa battute alla città. Ad
applaudirlo ci sono anche Lucio Dalla e Vincenzo Cerami
Bologna, 14 dicembre 2006 - «VI AMO, boia veh, vi lecco tutti uno
per uno. Io qui il canto dei lussuriosi lo metto in pratica». Ma
prima di vestire i panni dell’“umile servo di Dante”, si presenta
come un piccolo diavolo Roberto Benigni per la sua tappa bolognese
del “Tuttodante”. La consueta marcetta con la musica scoppiettante
in sottofondo.
Battute a raffica, dedicate alla città. La prima per Prodi: «Romano,
vieni eh a vedermi? Lui: certo, dove? Io: al Motor Show. Lui: ah,
no, ho un impegno». E il pubblico è già ‘caldo’, in meno di un
minuto di show. «Come va qui a Casalecchio? E laggiù, a
Castelmaggiore?», incalza i diecimila assiepati sulle gradinate
urlando e saltellando mentre a pochi minuti dalle 22 c’è ancora
gente in fila fuori dal palazzetto. Ad applaudirlo c’è anche il suo
alter ego artistico, lo sceneggiatore Vincenzo Cerami: «Robertone in
questa terra sensuale non poteva che recitare il canto V
dell’Inferno, quello dei lussuriosi. Chissà — si chiede lo scrittore
— in quale girone dell’Inferno metterà Cofferati?».
Ma il sindaco non c’è. «Ha disdetto ieri nel tardo pomeriggio»,
spiegano gli organizzatori. Però, prima dello spettacolo, il primo
cittadino è andato nell’hotel del premio Oscar per un saluto veloce.
NELLA PRIMA PARTE di “Tutto Dante”, la lettura della Divina Commedia
che il comico toscano sta mettendo in scena nei palazzi dello sport
di tutt’Italia, Benigni omaggia a modo suo la città che lo ospita.
Usa il bastone: «Porca vacca, sapeste quanti bolognesi ci sono nel
girone dei ruffiani». Poi la carota: «Però ogni volta che passo di
qui, mi garba tanto che non so come esprimervi il mio amore immenso.
Dante, sapete — alza il tono — s’è fermato un bel po’, proprio qui,
al PalaMalaguti».
Il pubblico ghigna. Siede sotto il palco il ministro della Pubblica
istruzione, Giuseppe Fioroni. Dalla platea applaudono il prefetto
Vincenzo Grimaldi e Lucio Dalla. Biagio Antonacci confida: «Lo
sapevo, è straordinario». Esilarante quando punta sull’attualità.
Poteva mancare Berlusconi? «Per cinque anni ho preso in giro il
Governo. Ora per par condicio — deduce beffardamente Benigni — devo
criticare l’opposizione. Senza Silvio, d’altronde, per i comici non
c’è lavoro. Io mi sono dovuto buttare su Dante. Torna, Berlusconi!
Ha parlato di ammazzare il vitello grasso. Non capisco perché queste
minacce a Giuliano Ferrara». E con la politica continua a giocare a
lungo: «Pensate che gli italiani continuano a preferire Prodi
nonostante la finanziaria». Poi si mette le mani nei capelli:
«Scaramella, caramella, ma che è? Una filastrocca? Non ci sono più
le spie di una volta…».
DAL PIANO NAZIONALE passa poi al locale. «Si narra — butta lì,
introducendo così la parte dello show dedicato all’Alighieri — che
Dante quando è venuto a Bologna si sia incantato nel vedere la
Garisenda. Solo che nello stesso istante è passata la donna con il
di dietro più bello della città. Allora, boia veh, quanto s’è
pentito». Perché Dante è così per Roberto Benigni: «Uno come noi,
mica narrava di Ulisse e i miti, lui raccontava la gente vera, come
voi, bolognesi».
L’AMORE per il sommo poeta traspare da ogni parola: «La Divina
Commedia è l’opera più grande di tutti i tempi, di tutto il mondo.
Non ha pari — e scoppia l’applauso —. In questo libro non c’è solo
la teologia. E’ un libro scritto per gli occhi di una donna,
Beatrice. Perché se la penna non è intinta nello sguardo di una
donna non c’è arte. E per Dio è lo stesso». Alterna il tono sublime
con cui legge le terzine dell’Alighieri a quello provocatorio. Il
palazzetto è completamente rapito. «La poesia — dice non è solo
nella penna di chi scrive ma anche nelle orecchie di chi ascolta». E
tutti si si ‘calano’ nel quinto canto dell’Inferno. Ecco i
lussuriosi, ecco spuntare Minosse, Didone, Cleopatra, Paolo e
Francesca. I versi immortali, a cominciare da quell’amor c’ha nullo
amato amar perdona che Benigni traduce così: «Se tu ami qualcuno, il
tuo amore esisterà sempre. E l’amore non abbandona gli innamorati
neanche all’inferno». Silenzio totale. L’emozione è palpabile. Ora
c’è solo Robertone nazionale, nudo (non fisicamente, ovviamente)
davanti a Dante. E alla fine il palasport esplode in un’autentica
ovazione.
di Marcella Cocchi
iL RESTO DEL CARLINO
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giovedì, dicembre 14, 2006
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SI C'ERO ANCH'IO A BOLOGNA!
Non potevo mancare al tuo spettacolo qui nella mia città.
Difficile poter scrivere ciò che ho provato ieri sera, uscito dal palazzetto avevo quella sensazione di sazietà, un riempimento dell'anima.
Sì Roberto sei andato ad accarezzare quella parte di me più nascosta, la parte più bella, quella parte fiabesca che si ritrova nei bambini, semplice ma nello stesso tempo così profonda che ti viene da buttarti dentro senza la minima paura, un tuffo nell’umorismo, nella passione e nella spensieratezza che ti lava e ti purifica corpo e anima.
Se questa parte nascosta fosse da tutti notata per almeno un secondo, troveremmo nuove forze per rendere il mondo migliore, almeno nel nostro immaginario.
Parafrasandoti riguardo a “Se questo è un uomo” di Primo Levi, se uno guarda uno spettacolo di Roberto Benigni, il giorno dopo non è più quello del giorno prima.
Con stima.
Lorenzo
http://tuttobenigni.blogspot.com
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mercoledì, novembre 29, 2006
BENIGNI: ROBERTO A COSENZA
Trepidanti fotografi e giornalisti aspettano Roberto prima della prova dello spettacolo di Tuttodante che ha fatto al Teatro di tradizione Rendano di Cosenza.
Gli applausi e la standing ovation finale, ormai è un classico di tutti i suoi spettacoli!
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mercoledì, ottobre 11, 2006
BENIGNI A L'ARENA DI VERONA
Io c'ero...
Si lo ammetto, ero io a Verona, parafrasando Attilio nella 'tigre e la neve'.
Qui Dante scrisse il Paradiso, forse proprio li dove siete seduti voi questa sera, si proprio all’arena, è riuscito a donarci questa opera maravigliosa, ove c’è l'amore per la vita e soprattutto per le donne (Madonna). E la lettura dell'ultimo canto mi ha lasciato senza parole...ma pieno nell'anima.
La serata è iniziata subito in ironia “ buona sera a tutti e buon s. Stefano a tutti!” la gente un po’ basita non aveva capito dove Roberto voleva andare a parare. “ Si, ieri sera abbiamo festeggiato proprio qui la nascita di Gesù bambino il 29 settembre…la nascita di Silvio Berlusconi! E oggi festeggiamo S.Stefano!”. Inizia così, nella sua solita ironia e nella prima ora non mancano riferimenti all’attuale classe politica…”anche Berlusconi come Gesù ha i suoi collaboratori, come il figlio di Dio che disse a Pietro , qui su questa pietra fonderai la mia chiesa..anche Silviuccio ci ha pensato..ma non gli veniva tanto bene la cosa, provò con Shifani, qui su questo schifo fonderai.!...no no non gli garbava…allora provò con Casini, Qui su questo casino..! No no..allora proviamo con Maroni, qui su questo marone!!” dopo questo preambolo ero già piegato dalle risate. Non sono mancati neanche riferimenti alle intercettazioni, problematica che tanto è di moda in questo periodo..” io ho paura a telefonare ora, mamma mia..per fare questo spettacolo ho usato un piccione viaggiatore, e per distruggere le prove ho chiesto di farlo arrosto quando arrivava! E il mi Re! Il mi Re, quella storia che ha chiesto una prostituta, non è tanto per la prostituta, ma ha chiesto che costi poco…il mi Re che chiede una prostituta da poco!!!” Questo e tanto altro nella prima ora di uno spettacolo esilarante come al solito..
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mercoledì, ottobre 11, 2006
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