BENIGNI A L'ARENA DI VERONA
Io c'ero...
Si lo ammetto, ero io a Verona, parafrasando Attilio nella 'tigre e la neve'.
Qui Dante scrisse il Paradiso, forse proprio li dove siete seduti voi questa sera, si proprio all’arena, è riuscito a donarci questa opera maravigliosa, ove c’è l'amore per la vita e soprattutto per le donne (Madonna). E la lettura dell'ultimo canto mi ha lasciato senza parole...ma pieno nell'anima.
La serata è iniziata subito in ironia “ buona sera a tutti e buon s. Stefano a tutti!” la gente un po’ basita non aveva capito dove Roberto voleva andare a parare. “ Si, ieri sera abbiamo festeggiato proprio qui la nascita di Gesù bambino il 29 settembre…la nascita di Silvio Berlusconi! E oggi festeggiamo S.Stefano!”. Inizia così, nella sua solita ironia e nella prima ora non mancano riferimenti all’attuale classe politica…”anche Berlusconi come Gesù ha i suoi collaboratori, come il figlio di Dio che disse a Pietro , qui su questa pietra fonderai la mia chiesa..anche Silviuccio ci ha pensato..ma non gli veniva tanto bene la cosa, provò con Shifani, qui su questo schifo fonderai.!...no no non gli garbava…allora provò con Casini, Qui su questo casino..! No no..allora proviamo con Maroni, qui su questo marone!!” dopo questo preambolo ero già piegato dalle risate. Non sono mancati neanche riferimenti alle intercettazioni, problematica che tanto è di moda in questo periodo..” io ho paura a telefonare ora, mamma mia..per fare questo spettacolo ho usato un piccione viaggiatore, e per distruggere le prove ho chiesto di farlo arrosto quando arrivava! E il mi Re! Il mi Re, quella storia che ha chiesto una prostituta, non è tanto per la prostituta, ma ha chiesto che costi poco…il mi Re che chiede una prostituta da poco!!!” Questo e tanto altro nella prima ora di uno spettacolo esilarante come al solito..
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